Con il naso all’insù
18 Aprile 2019
Questo era il tema della prima visita guidata e laboratorio al quartiere di San Frediano, condotte da Katia Martinez, storica e guida turistica, e Simone Frasca, autore e illustratore di libri per l’infanzia. L’incontro ha aperto l’iniziativa Tutti insieme per il bene comune, promossa dall’Associazione Progetto Arcobaleno onlus e finanziata dalla Fondazione Carlo Marchi.
Ad aprire le danze sono stati Anna Sarfatti e Roberto Cianferoni che hanno spiegato ai numerosi bambini e genitori presenti cosa è il Centro Arcobaleno e i prossimi appuntamenti del progetto.
Siamo partiti dal Centro Arcobaleno in via del Leone proprio con il naso all’insù. L’idea era osservare con occhi diversi quelle cose davanti alle quali passiamo davanti ogni giorno (e molti bambini sono proprio del quartiere), senza farci caso.
La convinzione che ci ha spinto a creare questi laboratori è che più si conosce un luogo, più ci si affeziona. Infatti, abbiamo preso come slogan una grande scritta in lettere cubitali sulla facciata di un centro sociale: Ama il tuo quartiere!
Con i bambini ci siamo fermati a osservare sia i tabernacoli, per scoprire le storie i segreti che ci raccontano, che le nuove forme di arte dei nostri giorni come la street art e i murales.
Arrivati in Piazza Tasso abbiamo parlato dello sviluppo urbano, delle antiche mura e delle porte, e di come era il quartiere secoli prima.
Prima del tour, essendo una visita per i più piccoli, ci siamo posti il problema se parlare o no dell’eccidio di Piazza Tasso del 17 luglio 1944. Ma sono stati i bambini a risolvere il problema, chiedendo che gli raccontassimo cosa era successo, dopo aver notato che fra le vittime c’era un bambino di 8 anni, praticamente un loro coetaneo. Abbiamo quindi parlato della Resistenza e molti sono stati i commenti di chi ha avuto in famiglia un partigiano… la tradizione di San Frediano non si smentisce…
Un tabernacolo affrescato da Piero Bernardini, ha dato l’occasione a Simone di mostrare ai bambini le illustrazioni che questo grande artista fiorentino ha realizzato negli anni ’40 per la collana Utet La Scala d’Oro.
L’allegra brigata è poi andata a caccia di stemmi, per scoprire se sono grafici o parlanti.
Ci ha fatto riflettere che in via del Campuccio non ce ne fossero e i bambini hanno capito subito il motivo: “qui c’erano dei poveracci…”
Proprio davanti alla scuola elementare in via della Chiesa (dove studia una buona parte dei bambini presenti), c’è uno dei tanti cartelli di divieto dei terribili Otto di guardia e di Balia, che vieta i giochi di palla, ruzzola, pallottola, pallone, pillottola, per non disturbare le quiete…
Altra ottima scusa per raccontare la vita e i giochi dei bambini di tanti anni fa.
Infine l’ultima tappa è stata in Piazza del Carmine, dove abbiamo fatto una foto di gruppo “ruggente”, con il bellissimo Marzocco dell’artista Sedicente Moradi.
Tornati al centro Arcobaleno, nonostante il giro impegnativo, i bambini erano tutti pronti per il laboratorio condotto da Simone.
Il laboratorio è iniziato con una rivendicazione scaturita dal tour: non è giusto che solo alcune famiglie potessero avere gli stemmi! Quindi, in nome della democrazia, ogni bambino ha elaborato il proprio stemma. Stemmi grafici, stemmi parlanti, con gli animali, frutta, insomma, quello che ognuno di loro pensava potesse rappresentarlo.
Il risultato è stato favoloso, come potete vedere dalle foto.
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Finalmente abbiamo tutti uno stemma -
A ognuno il suo stemma -
Altri bellissimi stemmi
E dopo un pomeriggio pieno di sorprese e risate, è finalmente arrivata la merenda!
Concludendo, é stata una esperienza bellissima, i bambini erano entusiasti e molti adulti hanno detto di aver imparato un sacco di cose interessantissime durante la visita!
Il prossimo appuntamento sarà il 4 maggio con la visita e laboratorio La chiesa rovesciata: Santo Spirito e dintorni. Chi è già stato alla prima visita ha la precedenza, ma c’è ancora qualche posto, affrettatevi a segnarvi. Noi vi aspettiamo!
a presto,
Katia Martinez e Simone Frasca
